Curarsi in 10 giorni con il Regime Ohsawa

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Quando ci sentiamo male faremmo qualunque cosa per ritornare in salute, secondo il grado di malessere che sentiamo siamo più o meno disposti ad esporci e sperimentare anche soluzioni drastiche.


In questo articolo vi parlerò del regime alimentare n. 7 di George Ohsawa e della mia esperienza con la sua pratica giorno per giorno.

riso integrale

 

Il motivo scatenante

Mi sentivo male da circa due anni, forse anche più, ma solo da un anno i sintomi erano peggiorati così tanto da iniziare a pormi delle domande e cercare soluzioni urgentemente.

Inizialmente era stato difficile incontrare la causa del mio problema, il suo sviluppo era stato così lento e graduale da darmi il tempo di adattarmici ed integrarlo nella mia routine di tutti i giorni.

Ero stanca e debole durante la maggior parte delle mie giornate, a volte così tanto da sentirmi svenire; praticando attività sportive, spesso dovevo fermarmi perché vedevo tutto scuro e sentivo formicolio lungo il corpo. Avevo sempre attribuito queste sensazioni alla pressione bassa, allo stress, al dormire male e poco durante la notte. Ero arrivata a pensare anche che questo era semplicemente il mio stato di essere e dovevo abituarmici.
Parallelamente soffrivo di ipermenorrea, polimenorrea e menorragia. Anche se questo rappresentava per me un grande fastidio, continuavo a non prestargli sufficiente attenzione.

Finché un giorno non lo sopportai più e mi rivolsi al medico. Feci gli esami del sangue e risultò che i valori del mio ferro erano sottoterra. La dottoressa mi disse che non sapeva come io avessi la forza di stare li in piedi davanti a lei con dei valori così bassi.

La sua reazione mi spaventò e così, sotto suo consiglio, corsi in farmacia a prendere degli integratori di ferro.

Non prendevo medicine di nessun tipo da diversi anni e per i tre giorni successivi alla loro assunzione stetti così male da dover interrompere; li sostituii con nuovi integratori naturali e biologici. Molto meglio, ma la mia situazione generale non cambiò.

Nel frattempo feci una visita ginecologica nella quale mi fu riscontrato un fibroma uterino che in realtà già sapevo di avere, ma mi resi conto che le sue dimensioni si erano incrementate parecchio dalla prima volta che ne l'avevo scoperto molti anni prima.
Per quello, e per tutti gli altri sintomi il ginecologo mi prescrisse una pillola anticoncezionale come unica soluzione.

Mi fermai un secondo a riflettere: innanzitutto non avrei MAI più preso una pillola anticoncezionale in vita mia per tutti gli assurdi e dannosi effetti indesiderati che mi avevano sempre causato. Secondariamente, mi chiesi: perché i medici, oltre a prescrivere farmaci, non mi hanno chiesto nulla sul mio stile di vita, sul mio regime alimentare, sul mio stato di stress o altre domande che sarebbero state utili per formare un quadro generale sull'origine dei sintomi??? Nessuno aveva cercato di capire le cause del mio malessere e questo per me non andava affatto bene.

 

In cerca di soluzioni alternative

Fu allora che iniziai un'approfondita ricerca sull'argomento e scoprii cose interessanti: era piuttosto probabile che fosse stato il fibroma uterino a provocare l'ipermenorrea, la polimenorrea e la menorragia e che queste ultime avessero provocato la grave carenza di ferro.

Iniziai a cercare medici naturopati o figure alternative ai medici tradizionali che potessero andare più a fondo sulle cause fisiche ed energetiche del mio problema piuttosto che riempirmi di medicine inutili e dannose per curare temporaneamente i sintomi.

Prima che potessi trovarne uno, andando avanti con le mie ricerche, mi imbattetti in un argomento che attirò la mia attenzione: il digiuno.

Le prime notizie che trovai riguardavano proprio il fibroma uterino e come curarlo con l'astensione dal cibo per una settimana. Sentii immediatamente che quella era la strada giusta per me.

Continuai a cercare e a leggere per giorni e, siccome sono una seguace della dieta macrobiotica da diversi anni, trovai proprio quello che faceva per me: il digiuno a base di riso di George Ohsawa, il padre della macrobiotica, chiamata la “dieta n. 7”.

  

Regime alimentare curativo n. 7 di George Ohsawa

OhsawaLa dieta n. 7 è il regime alimentare curativo più conosciuto, ideato da George Ohsawa.

Non si tratta solo di una dieta disintossicante, che permette al corpo di riposare ed eliminare tutte le tossine accumulate, è piuttosto un metodo di guarigione naturale che permette di auto-curarsi espellendo la malattia (che generalmente è una rappresentazione dello YIN estremo, tranne alcune eccezioni) alimentandosi per 10 giorni con riso integrale (estremo YANG) o altri cereali integrali con le stesse caratteristiche yang (grano saraceno, miglio) preparati senza alcun tipo di spezie, ne condimenti a parte piccole quantità di sale o gomasio (semi di sesamo tostati con sale)

Ohsawa raccomanda che l'assunzione di acqua durante questo periodo sia minima e che essa sia il più pura possibile (cercare acqua minimamente mineralizzate con residuo fisso inferiore o uguale a 50 mg/l). Al posto dell'acqua è possibile bere tè bancha o kukicha.

Durante i primi giorni del regime è possibile che si avvertano effetti di “espulsione” che si possono esprimere attraverso mal di testa, muco, brufoli, febbre, a seconda del grado di pulizia che il corpo ha necessità di fare.

Anche le persone che non presentano malattie è consigliabile seguire questo regime una/due volte l'anno come azione depurativa. I benefici sono molteplici, sia a livello fisico, sia mentale.

 

Il mio regime Ohsawa giorno per giorno

Decisa come non mai a provare questa nuova esperienza, iniziai subito il giorno seguente. Eccone il resoconto con i miei commenti e le mie sensazioni:

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GIORNO 1
18/10/2018
Kg. 58,3

Ieri sera ho preparata del riso integrale, circa mezzo chilo. Lo sto mangiando condito con un po' di gomasio da questa mattina. Per me, abituata da sempre alle colazioni dolci, è stato un po' strano iniziare la giornata con qualcosa di salato. Mi sono saziata quasi subito, dopo pochi bocconi. Il senso di fame durante tutto il giorno è presente ma non fastidioso come avevo immaginato, tuttavia non riesco a mangiare più di 50 grammi di riso alla volta.

Quello che risalta maggiormente in questo primo giorno è la strana sensazione di non potermi dedicare ai rituali quotidiani legati al cibo ed ai pasti: preparare la colazione, aprire il frigo per scegliere cosa mangiare a pranzo, cercare qualcosa da sgranocchiare quando ho bisogno di fare un break durante il lavoro. Per il resto non sento nessuna mancanza “reale” dovuta alla fame.

Fine giornata: non mi sento affamata come pensavo, l'unico aspetto di fastidio è dovuto alla “voglia” più che alla fame. In questo primo giorno le tentazioni sono state molte, soprattutto: voglia di pasta, voglia di cibo zuccherato, ma anche voglia di una semplice verdura per insaporire un po' il riso!

La risposta di espulsione del mio corpo a questo primo giorno è stato solo un leggero mal di testa.

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GIORNO 2
19/10/2018
Kg. 57,1

Ieri ho mangiato durante tutto il giorno solo 200 grammi di riso ed una piccola tazza con acqua calda e miso, ma stamattina mi sono svegliata senza fame.

Sento momenti di debolezza psicologica durante il giorno, la tentazione di mangiare qualcosa (qualunque cosa) è fortissima.

Cosa darei per poter mettere sotto i denti anche una sola nocciolina, un pezzo di pane, una mela...

Ovviamente non cederò, provo a concentrarmi su altro, a distrarmi. Lo scopo di questa terapia è molto importante per e ed ancora so di potercela fare, mi fido di me stessa e della mia forza di volontà.

In questo secondo giorno mi è venuto un fortissimo mal di testa.

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GIORNO 3
20/10/2018
Kg. 56,7

Anche oggi mi sono svegliata senza fame. In generale mi sento bene; il mal ti testa, già al risveglio, è passato completamente. Oltre questo, non ho avuto altri segnali di “espulsione” da parte del corpo come mi aspettavo. Ottimo! Questo vuol dire che ho trattato bene il mio corpo negli ultimi tempi e non avevo quasi nulla da espellere.

Essendo solo il terzo giorno, la fine di questa terapia è ancora “troppo” lontana e spesso mi sento scoraggiata, ma ho una forte convinzione che nonostante tutto ce la farò.

La forza di volontà è messa a dura prova ma è anche una buona maniera per rafforzarla.

L'elemento costante, anche oggi è la voglia pazza di mangiare qualunque cosa.
Mi stupisco nel comprendere quanta dipendenza psicologica io abbia rispetto al cibo, una dipendenza che non ha nulla a che vedere con la fame.
Ogni odore, foto, colore, mi fa desiderare del cibo.

Più ci penso, più mi sento incavolata con il sistema, con le industrie alimentari e la pubblicità che ci bombarda ogni secondo, in ogni angolo: ma perché ci hanno riempiti di tanto cibo spazzatura? Perché dobbiamo lottare per rimanere in salute?

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GIORNO 4
21/10/2018
Kg. 56,5

Anche oggi non ho fame, penso che potrei anche fare a meno del riso, sento di aver superato la fase più dura. Il mio corpo sta reagendo molto bene e voglio seguire.

La mia forza di volontà è aumentata, la mia autostima ha superato ogni desiderio di sabotaggio, per la prima volta da quando ho iniziato sono piena di energia e con tanta voglia di fare.

Mi sento un po' debole ma molto meno rispetto ai primi giorni. Soprattutto avverto una piacevole sensazione di calma interiore.

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GIORNO 5
22/10/2018
Kg. 56,7

Mi accorgo che la qualità del mio sonno è migliorata, dormo bene e mi sveglio riposata, non con quel senso di sonnolenza e pesantezza che ho sempre avuto al risveglio.

Appena apro gli occhi avverto un sacco di energia dentro di me, sono invasa dal buonumore, ho tanta voglia di lavorare, creare, inventare, uscire, chiacchierare con le persone.

Nonostante la piccola quantità di cibo ingerita mi sento piena di forze, leggera e vitale.

In aggiunta a questo inizio a notare segni visibili di miglioramento della mia salute generale: lingua completamente rosa, senza alcuna patina bianca, capelli brillanti, pelle luminosa. Tutto questo aumenta anche il mio senso di benessere interiore e la sicurezza di voler continuare questo percorso.

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GIORNO 6
23/10/2018
Kg. 56,2

Se ieri mi sentivo piena di energia, oggi non saprei quali parole usare per descrivere il senso di forza interiore che contraddistingue questo sesto giorno.
Sento una grande vitalità che parte dal mio stomaco e si espande per ogni cellula del mio corpo dandomi la sensazione di poter volare, fare cose mai fatte, come se all'improvviso avessi ricevuto dei superpoteri.

Siccome anche oggi non ho sentito fame al risveglio, non ho mangiato fino a pranzo. Mi piace vedere fino a che punto posso spingermi.

Ho deciso in questi ultimi giorni di mangiare ancora meno, facendo un semi-digiuno. Ho notato che meno mangio, meglio mi sento.

Anche la mia mente sembra più libera, quasi quanto il mio stomaco. Ho l'impressione di pensare più lucidamente, più velocemente e vedere la vita da una nuova prospettiva più amplia e pulita.

 Anche fisicamente mi sento forte, penso che più tardi andrò in palestra.

Quasi mi dispiace che tra pochi giorni questa terapia sarà terminata, temo che tornando a mangiare non potrò più sentirmi così efficiente, che fine farà il benessere che ho raggiunto?

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GIORNO 7
24/10/2018
Kg. 55,8

Il miglioramento più evidente che noto oggi è legato al mio umore. Sono totalmente euforica ed energica, ho voglia di fare tantissime cose alla volta, mi sento iperattiva ma senza quel senso di oppressione o ansia dovuta alla fretta che ho sempre sentito durante le mie giornate frenetiche a causa della mancanza di tempo.

La mia mente è più ordinata e predisposta ad organizzare, riesco a svolgere più attività alla volta, sono sicura di me.

Non ho fatto colazione, sento i brontolii della fame nello stomaco ma non mi danno fastidio, sto bene. Oggi non ho voglia di mangiare ma solo di creare!

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GIORNO 8
25/10/2018
Kg. 55,4

Anche oggi mi sono svegliata senza fame, addirittura con un inusuale senso di pienezza, mi sembra uno di quei giorni in cui hai mangiato eccessivamente alla cena della sera prima e la mattina ti svegli senza voglia di cibo. Eppure sto mangiando molto meno rispetto all'inizio. La mattina sto saltando le colazioni prolungando il digiuno notturno fino all'ora di pranzo. Questi ultimi giorni stanno trascorrendo quasi tutti uguali, nessun cambiamento rilevante da segnalare.

Il mio peso continua a scendere, ma so che tornerò al peso iniziale non appena riprenderò il mio normale regime alimentare.

Fine giornata: Oggi, al contrario di ieri, non mi sento molto in forma, sento palpitazioni nel petto e un po' di stanchezza. Psicologicamente sono piuttosto sofferente, inizio a sentirmi stufa. Il riso non lo mangio più volentieri, ansiosamente sto facendo il conto alla rovescia contando i giorni che mancano alla fine.

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GIORNO 9
26/10/2018
Kg. 55,4

Questa mattina mi sono svegliata debole, con un po' di giramenti di testa, la lingua di nuovo patinata di bianco. È da ieri sera che sento il mio corpo reagire in maniera diversa, in modo negativo. Voglio dare ascolto al mio corpo e decido di interrompere il trattamento.

Il mio entusiasmo e la mia forza di volontà hanno iniziato a scemare, il riso mi provoca nausea ormai. Penso che tutto sommato 8 giorni non siano poi così male per una pulizia interiore.

Oggi ho ripreso a mangiare; non voglio caricare troppo lo stomaco che è stato a riposo per tanti giorni, quindi decido di iniziare con qualcosa di leggero e facilmente digeribile, della frutta. Seguirò con pasti piccoli e leggeri fino a che sentirò che il mio corpo mi permetterà di tornare alle quantità usuali.


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Alcuni mesi dopo:

15/05/2019

Ha funzionato. Non sono pienamente consapevole di quello che sia accaduto al mio corpo durante gli 8 giorni di astensione dal cibo, ma fin dal mese successivo i disturbi di ipermenorrea, polimenorrea e menorragia sono spariti e con essi anche gli altri stati di malessere: niente più sensazioni di svenimento, niente abbassamenti di pressione durante lo sport, sonno regolare, sensazione di stanchezza sparita.

Il fibroma uterino è ancora presente, nonostante questo sembra che se ne stia lì al suo posto completamente inoffensivo.

Alcuni mesi dopo questo regime alimentare il mio peso si è stabilizzato intorno ai Kg. 57. Ho preso l'abitudine di fare colazioni leggere a base di frutta, ho eliminato il caffè per diverso tempo sostituendolo con spremute naturali di frutta e verdura.

La mia forza di volontà è diventata più consistente, riesco a scegliere con consapevolezza quello che mangio, sono diventata più paziente.

In generale sono riuscita a migliorare le mie abitudini alimentari dando più valore ad ogni cosa che ingerisco e sentendo il gusto di ogni distinto sapore.

A causa di eventi personali che mi hanno stravolto la vita, confesso che ho passato gli ultimi mesi sotto costante stress emotivo e per questa ragione mi sono voluta concedere una pausa alimentare, lasciandomi la libertà di mangiare senza troppe restrizioni.

Nonostante questo, noto che dopo il digiuno qualcosa in me è cambiato, ho imparato ad ascoltare con chiarezza i messaggi del mio corpo e mi è molto più facile adesso darmi dei limiti ed uscire dalle cattive abitudini.

 

Considerazioni finali:

Sono soddisfatta dei risultati e penso che ripeterò questo regime alimentare almeno una volta all'anno.

Il maggiore insegnamento che ho tratto da questa esperienza è che abbiamo davvero poca consapevolezza del nostro corpo, di quello che ingeriamo e delle conseguenze che esso provoca in noi. Ho capito l'importanza di dedicare più tempo ed attenzione a questi aspetti per migliorare la vita nel suo complesso, fisicamente ed intellettualmente.

Un'altra cosa che ha avuto grande impatto per me è stato comprendere che mangiamo molto di più di quello che davvero avremmo bisogno.

Nel frattempo ho continuato a fare ricerche sul tema digiuno ed ho scoperto che ci sono varie forme di praticarlo e tenersi in salute:

  • 3 giorni al mese - si può optare per il digiuno totale o a base di riso seguendo il regime Ohsawa;
  • 1 giorno a settimana – con astensione dal cibo per 24 o 36 ore;
  • Digiuno giornaliero 16/8 – si alternano 16 ore di digiuno a 8 in cui si può mangiare liberamente (per esempio si fa l'ultimo pasto del giorno alle ore 20.00, si salta la colazione e si ricomincia a mangiare alle ore 12.00).

Io personalmente preferisco il digiuno 16/8, è piuttosto flessibile e si può adattare a qualunque necessità oraria. Per un periodo ho preso l'abitudine di saltare la colazione e, oltre ad aver avuto mezz'ora di tempo in più al mattino (non sai quante cose si possono fare in quella mezz'ora!), mi sono sentita più leggera e produttiva.

Il tema digiuno può sembrare qualcosa di difficile da portare a termine, ma i benefici che porta sono così stupefacenti che ti assicuro vale la pena provarci. Non ha controindicazioni. Tuttavia ci sono casi in cui è meglio essere seguiti da un esperto.

 

Se questo argomento ti è piaciuto, ti consiglio di approfondirlo con la lettura dei seguenti libri:

dig book1

dig book2

dig book3